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Trento
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Incontrata tre volte in quel di Trento, nelle prime due occasione ho avuto modi di apprezzare la solarità e l'ironia (oltre al corpo ed all'indubbia bravura tecnica ed istintuale), intuisco nel corso degli incontri la potenzialità per alzare l'asticella della trasgressione.
Premetto che non sono un grande amante dell'anale, altrimenti avrei cercato in tutti i modi di poter usufruire di...
Piú
Incontrata tre volte in quel di Trento, nelle prime due occasione ho avuto modi di apprezzare la solarità e l'ironia (oltre al corpo ed all'indubbia bravura tecnica ed istintuale), intuisco nel corso degli incontri la potenzialità per alzare l'asticella della trasgressione.
Premetto che non sono un grande amante dell'anale, altrimenti avrei cercato in tutti i modi di poter usufruire di questo servizio data la bellezza del fondoschiena; opto invece per avanzare un altro tipo di richiesta, e per poterla esaudire le propongo un outcall in albergo. Accettata la prima richiesta, le spiego nei dettagli cosa le sarà richiesto, e dopo un minimo istante accetta, pare anche divertita dalla situazione che si prospetta.
Arriviamo quindi in albergo, saliamo e mi faccio una doccia, mentre ci incrociamo dandoci il cambio lei quasi distrattamente (ma ritengo atteggiamento a lungo studiato) allunga la mano a prendere in mano gioielli di famiglia e totem, provocando immediata reazione in quest'ultimo. E io intanto? Rendo pan per focaccia e, guardandola da sopra la spalla (praticamente eravamo affiancati) vado ad accarezzarle lascivamente la pussy. Mi lancia un occhiata indescrivibile (un misto di sufficienza, disprezzo, eccitazione e foia) ed entra nella vasca per docciarsi. Intanto che si lava continua a lanciarmi occhiate e, dato che resto lì godendomi lo spettacolo, inizia a strizzare seni e capezzoli, a passare la cornetta della doccia in mezzo alle gambe e ad ansimare quando anche la mano libera segue il percorso. Gran spettacolo, quasi da solo vale il biglietto.
Ma poi... poi veniamo al dunque. Si asciuga e ritocca il trucco, io la attendo in piedi al bordo del letto, già barzotto. Mi si avvicina , preservativo di qualità in mano, lo apre con i denti e, a pochi centimetri da me, inizia a carezzare tutta l'attrezzatura con la mano libera, carezza che dopo poco diventa sega, mentre lei passa con le labbra a pochi millimetri dalle mie, facendomi sentire il suo respiro.
Non resisto più, le metto una mano sulla testa e la spingo in basso, lei si accuccia inviandomi però uno sguardo infuocato, comunque lo gomma con la bocca e inizia un pompino sublime seppur coperto. Eccitato a mille la faccio alzare e la riporto in bagno, la faccio appoggiare al muro e la penetro in piedi. Lei alza una gamba per farlo entrare meglio, mi guarda ancora da sopra la spalla (solo gli sguardi meritano una menzione d'onore) e poi mi incita a spingere più forte, il tutto condito da dirty talk. Duro pochissimo, mi svuoto nel palloncino, esco, lo tolgo ed entro nella vasca. È il momento che avevo pianificato, la guardo e lei capisce, entra anche lei, si posiziona sopra di me (più precisamente sulla verticale del mio cazzo) e inizia a lavarlo con la sua pioggia dorata. Il calore dell'urina, la sua espressione divertita, i suoi seni, tutto questo mi provocano un'altra erezione. Mi guarda ammirata, prende il telefono della doccia e il bagnoschiuma e mi lava/masturba/accarezza. Ci asciughiamo con l'erezione che non accenna a venir meno e ci trasferiamo nel letto, dove proseguiamo con reciproca soddisfazione per un'altra oretta. Essendomi già dilungato parecchio tengo per me la descrizione puntuale delle evoluzioni fatte.
Personalmente nella top 5 dei miei incontri di sempre
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